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Il rumore e il silenzio

  Difficilmente mi viene in mente un posto in cui il rumore e il silenzio sono così parte integrante della mia esperienza quotidiana. Come già scritto, il rumore è la cosa più impattante qui: gli autobus in primis, ma anche il resto del traffico, la campana del tempio hindu su cui si afaccia la nostra terrazza che la mattina suona incessantemente (a mano) per 30, 45 minuti o anche più. I corvi gracchiano tutto il giorno. Se senti qualcuno nel pre-scatarrata, probabilmente è un uomo pronto a sputacchiare del liquido rosso, prodotto di scarto del masticamento del betel. Una notte litanie buddiste sparate a tutto volume mi tengono sveglio prima di una gara ciclistica, sembra che sia una cosa normalissima qui: è una sorta di cerimonia religioso-scaramantica per portar bene ad un edificio, con litanie da mal di pancia ininterrotte tutta la notte e le casse al massimo. Nelle località balneari della costa sud-ovest, il contrasto è incredibile. Dimenticatevi le città o i paesi costieri che con

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